Fotografia etnica e naturalistica
Giordano Costa
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Crocevia tra occidente e oriente, il Libano è da sempre terra di scambio, incontro e scontro. Dai Fenici ai Greci, dai Romani agli Arabi e, più recentemente, ai Francesi, Siriani, Israeliani e Palestinesi, varie e discordanti sono state le correnti interne e esterne che hanno plasmato - e tormentato - questo stretto lembo di terra affacciato sul Mediterraneo. Il Libano è così diventato un vero e proprio laboratorio di virtù e debolezze umane: ragione e passione, tolleranza e intolleranza. Oltre che nell'anima libanese, questo lavorìo è scolpito anche nell’architettura: Gli antichi insediamenti fenici divennero, parzialmente, materiale di costruzione per i templi romani, i quali vennero trasformati a loro volta in fortezze arabe e, più tardi, in templi musulmani e cristiani. La locuzione latina Sic transit gloria mundi (come sono effimere le cose del mondo) è ben visibile in Libano: a Baalbek – antica e principale capitale religiosa dell’Impero romano - i faraonici e gloriosi templi romani decaddero a “meri” reperti archeologici. A Byblos, gli insediamenti fenici furono ritrovati sotto spessi strati di sedimenti e costruzioni più recenti.

Questa galleria fotografica del Libano vuole essere testimonianza del continuo mutare delle cose.